RITUCHARIA : alcuni semplici consigli per prepararsi alla primavera

Data: 19/04/2025

Le stagioni in ayurveda

L’ayurveda non divide l’anno in tre stagioni ma in due periodi ciascuno diviso in tre stagioni, di due mesi ciascuna.

L’anno si divide in un primo periodo, Uttraiana, che va da Gennaio a Giugno, caratterizzato da un progressivo riscaldamento del clima che aumentando calore e secchezza  porta ad una perdita di forza nell’organismo umano. In questa stagione crescono vegetali amari, stringenti e pungenti ( il tempo dei cavoli, dei radicchi, delle radici amare). Daxinaiana, denominata stagione umida,  va da luglio a dicembre ed è caratterizzata da un progressivo raffreddamento del clima e dal recupero delle forze psicofisiche dell’individuo. in Natura crescono vegetali aspri, salati e dolci ( frutta estiva, verdure più dolci come la zucca, i finocchi, le bietole). Questi due grandi periodi si dividono ognuno in tre stagioni:

Uttraiana si divide in :

  • Sisira: gennaio-febbraio- inverno secco
  • Vasanta: marzo-aprile; primavera
  • Grisma: maggio-giugno; estate secca

Daxinayana si divide in:

  • Varsha: luglio-Agosto; estate umida
  • Sharad: settembre-ottobre; autunno
  • Hemanda: novembre, dicembre; inverno umido.

Ognuna di queste fasi influenza il funzionamento dei Dosha ( vi rimando all’articolo precedente sull’ayurveda) creando piccoli disequilibri alla nostra costituzione individuale.  L’antica scienza medica indiana ci invita ad impostare le nostre abitudini di vita  rispettando i  cicli della natura e ci offre piccoli consigli per mantenere  in armonia il dentro con  il fuori, armonia necessaria al nostro stato di buona salute.

Come sostenere il corpo durante la primavera.

La primavera ( marzo, aprile)  è ancora influenzata dal dosha kapha che in questo periodo inizia a sciogliersi, favorendo l’eliminazione di muco e tossine e  indebolendo il nostro potere gastrico. E’  il momento perfetto per aiutare il corpo a purificarsi inserendo nella nostra dieta erbe amare come il tarassaco, i vari radicchi di campo, i carciofi, gli asparagi, bevendo molta acqua o inserendo tisane adatte alla propria costituzione fisica.

Via via che passiamo dalla primavera all’estate secca ( maggio, giugno), ci sarà un progressivo aumento del dosha Pitta; per armonizzarlo, aggiungete le nuove verdure di stagione, più acquose e fresche, fagiolini, fragole, ciliegie, rispondendo in modo equilibrato al progressivo aumento della temperature e della secchezza che caratterizza la stagione più calda.  In questo periodo utilizzate legumi freschi, piselli, fagioli e fave sono perfetti per piatti misti con cereali cotti a parte, cosi da mantenere inalterato il loro potere nutritivo e idratante.

Come sempre le stagioni di passaggio, primavera ed autunno, possono alterare Vata molto sensibile a tutti i cambiamenti. Adottate in questi periodi più che mai routine di vita stabili: stessi orari di addormentamento e sveglia al mattino, orari di pasti regolari, mangiate con calma e masticate a lungo. Concedetevi lunghe e lente passeggiate all’aperto, godendovi il silenzio pieno della natura e fermandovi a contemplare il paesaggio. Come sempre le spezie aiutano, inserite nei vostri piatti semi di finocchio, cumino, zenzero e adesso che è stagione il basilico, perfetto anche da utilizzare in olio essenziale dentro i diffusori insieme all’olio essenziale di melissa, di neroli.

Pratica di yogasana adatta in primavera

La pratica di yogasana può all’inizio della stagione mantenersi energica, caratterizzata da vinyasa fluidi che vedano presente un lavoro un po’ più incentrato sulla parte centrale e alta del corpo. In questa stagione sono perfetti gli asana in torsione, in quanto stimolano il processo depurativo e lavorano sul nostro fuoco gastrico. Inserite asana quali parivrtta trikonasana, o parivrtta  hasta padangusthasana  che, lavorando sull’equilibrio e il radicamento, pacifica il Dosha Vata. In questo periodo sempre in sostegno ad Agni possiamo concentrarci anche su asana che rafforzino la muscolatura addominale e ci aiutino a consapevolizzare il lavoro sui bandha, come tutti gli arm balance. Sono inoltre indicate le posizioni che favoriscono l’estensione della colonna vertebrale, urdhva mukha svanasana, bujangasana, dhanurasana e simili, questo sempre in sostegno a kapha e al suo progressivo passaggio.

Col salire delle temperature la pratica si farà più delicata, prediligendo pratiche di yin yoga o comunque con tempi di riposo tra una postura e l’altra più lunghi, dedicando maggior attenzione agli asana in flessione, come pascimottanasana o upavista konansana.

Meditazione e pranayama in primavera

Nei primi mesi, pranayama  come kapalabhati o bhastrika, possono sostenere il processo purificatorio che il corpo mette in alto naturalmente a primavera. Sono tecniche respiratorie potenti ed io consiglio di inserirli gradualmente e sotto la guida di un insegnante o a chi già pratica regolarmente pranayama.

Per quanto riguarda la meditazione, tutti i momenti sono quelli giusti. Questa stagione però, ci consente, con grande agio, di meditare all’aperto. Sedersi comodi su un cuscino da meditazione in mezzo alla natura, lasciandosi assorbire dalle sensazioni di ciò che  ci circonda, regala attimi di grande e profonda connessione col Tutto. Lo so, siamo in tempo di Covid e non tutti possiedono un giardino, un terrazzo o vivono in campagna, ma se vi capita, adesso più che mai, di poter accedere ad uno spazio verde, sedetevi anche per soli pochi minuti a terra e godetevi ciò che vi circonda, fosse solo il piccolo parco sotto casa. Concentratevi solo sul vostro respiro, sulle sensazioni tattili, su suoni e odori. Non giudicate. Non cercate altro. Non lasciate che la vostra mente si perda in :”Potevo essere al mare, in montagna, in campagna dai miei …”. Fermatevi e assaporate la bellezza di quell’unico, irripetibile, magico momento, col sole o il vento sulla pelle.  La rinascita parte prima di tutto da questa capacità di stare in armonia con ciò che c’è.  L’insegnamento cardine intorno al quale ruota rutucharya o dinacharya, la routine  quotidiana, è questo: riconoscere ciò che c’è e saperlo accogliere: saperne valorizzare gli aspetti positivi per la nostra costituzione individuale e imparare a sostenere quelli, per noi piu, faticosi cosi da  mantenerci in armonia.

Buona Primavera a tutti anime luminose.

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